La Pizza di Pasqua

Una tradizione secolare, legata a religione, spiritualità, superstizione, folklore e amore per una pietanza antica e prelibata.

Una delle pietanze più antiche e tipiche dei nostri territori, come di gran parte dell’Italia centrale, è senza dubbio la Pizza di Pasqua.

Nata nei territori di Marche e Umbria, se è vero che troviamo le prime tracce scritte della ricetta in epoca relativamente recente, precisamente a metà dell’800, presso ricettari di più conventi del Marchigiano, è altrettanto vero e verificato che le prime tracce storiche risalgono al più profondo medioevo.

Lo stesso termine Pizza ha in questo caso origine non dal termine reso noto grazie alla tradizone e al dialetto napoletano, bensì proprio dal termine latino ‘Piza’, inteso quindi come focaccia.

Termine utilizzato proprio per elencare pietanze realizzate nei giorni di festa e soprattutto durante la Pasqua.

Attraverso i secoli, la Pizza di Pasqua ha saputo resistere indenne alle mutazioni della società e della vita delle famiglie.

Ancora oggi, in un mondo a volte troppo frenetico, riesce con il suo caldo profumo pieno di storia e sapore, a ritagliarsi il proprio spazio e ad occupare nelle nostre tavole Pasquali un ruola da protagonista

La Pizza di Pasqua nasce salata al formaggio ma sin da subito vede la luce la sua variante più nota, ovvero quella dolce.

Dove infatti erano ampiamente diffusi formaggi e latticini, grazie alla presenza di molti pastori e produttori caseari, il consumo degli stessi era considerato qualcosa di abitudinario. In questo caso si diffuse quindi la Pizza di Pasqua Dolce, per rendere speciale il suo utilizzo.

Mentre nei territori dove il consumo di formaggio era meno abitudinario, ecco che troviamo la Pizza di Pasqua al formaggio.

Quale che fosse la variante e variabile alla ricetta originale, di fatto veniva consumata come pietanza ricca e carica di significato, liturgico e religioso, ma anche spirituale e folkloristico, e la preparazione ed il consumo nel giorno di Pasqua fungeva da vero auspicio per l’anno a venire, per il lavoro nei campi e quindi la fertilità dei raccolti, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Fulmini e saette se le Pizze di Pasqua non riuscivano bene, segno evidente della presenza di un Malocchio o peggio ancora…

Di fatto, La rarità dei forni a legna presenti nei borghi e nelle campagne, faceva si che più famiglie coordinassero il proprio lavoro per cuocere tutti insieme le Pizze di Pasqua, dando vita ad una vera festa piena di gioia e laborioso amore, che vedeva tutti protagonisti e che culminava nel pranzo Pasquale.

Il Sapore dell’Umbria si è avvalsa della ricetta tradizionale della famiglia Venceslai e Dominici, oltre che del prezioso contributo della Pasticceria Ideale  di Todi .

Difficoltà

Media

Dosi

2 Pizze

Preparazione

60 min

Cottura

Forno 60 min

 Ingredienti per 2 Pizze

        • 12 uova
        • Formaggio misto 500 grammi (parmigiano-pecorino- romanesco-groviera)
        • Burro e olio 300 grammi
        • Farina quanto basta (1,2 kg circa)
        • Sale q.b.
        • Lievito di birra 100 grammi
        • 1 bicchiere di latte
        • strutto e olio di semi

Preparazione

Rompere le uova e separare i tuorli dall’ albume 

Mettere i tuorli in una ciotola e batterli con una frusta

Nel frattempo montare le chiare a neve

Aggiungere tutto il formaggio e le chiare, il burro precedentemente sciolto, l’olio, il sale e la farina

Aggiungere solo alla fine il lievito sciolto con il latte in un tegame.

Impastare bene fino ad avere un composto morbido ed elastico

Sulla tavola di legno dividere l’impasto e continuare a lavorarlo aiutandosi con dell’olio di semi

Mettere l’impasto nei soletti untati con lo strutto e coprire con un panno

Far lievitare per circa mezz’ora

Spennellare con rosso d’uovo la parte superiore

Infornare a forno caldo per circa 1 ora (controllare la cottura con uno stecchino)

Lasciar riposare a temperatura ambiente

Aver avuto la fortuna di poter assistere per tanti anni, a quella festa, quei rituali che facevano stringere famiglie intere attorno al focolare, a ripetere ogni anno i piccoli gesti, le scaramanzie, le tradizioni legate a qualcosa di ben più ancestrale di una semplice ricetta, è stato un vero privilegio che ho potuto vivere grazie alla mia famiglia.

E se oggi molto di quel mondo è andato perduto, la vera protagonista di quelle giornate di preparazione alla Pasqua, lei, la Pizza di Pasqua, resiste imperterrita e gustosa, pronta ogni anno a ricordarci con il suo profumo che la nostra bella regione è stata costruita su piccoli e semplici Valori che, forse, siamo ancora in tempo a recuperare.

Il Sapore dell’Umbria è senza dubbio anche lei …     La Pizza di Pasqua ❤️